Invito alla riflessione...                     15 Agosto 2020 Lc. 1,39-56

- Un’energia di vita inizia a svilupparsi secondo i ritmi costanti della natura, mentre la volontà, aderente a progetti divini, va, superando ostacoli e disagi, in fretta per salutare, irradiare vita e cantare lodando.

- Tutta la storia, ogni storia, è un cammino carnale, quella degli uomini ed, ora, anche quella di Dio: appartenenze, discendenze, incontri, amore e doni confezionano la vita: un corpo che è pieno di vita, grazie allo spirito e all’amore, un corpo che ha un singolare destino, nel tempo ed oltre.

- Una storia gratuita, che va annunciata a quanti convivono ed hanno in comune lo stesso destino. Così Maria, così Elisabetta, e così Giovanni: incrocio di pensieri divini, che cominciano a fruire dell’Alleanza dei Padri e preannunciano la nuova. È l’Arca del Figlio, che ormai vive tra gli uomini, è presente nella casa di Elisabetta, colmata di Spirito, e comincia ad offrire salvezza, a Giovanni e alla sua famiglia. E la fiducia in Dio si fa accoglienza e dono per tutti.

- È la prima buona notizia che viene proclamata, che conferma Elisabetta, mentre dona grazia divina a Giovanni, e suscita domande nel cuore di Zaccaria: la notizia diviene grazia e benedizione. Saranno beatamente felici e insieme loderanno, magnificando Dio per le promesse mantenute.

- In Maria, nel grembo suo, Dio si fece carne, dando inizio ad un nuovo destino per la carne dell’uomo: è lo stesso Dio in ogni uomo, grazie al suo contatto salvifico, in ogni comunità fatta di uomini, grazie a reciproca fiducia e fedeltà, in ogni essere che possiede l’impronta creatrice. E per tutti il progetto divino prevede una vita perenne, a cominciare da quell’oggi, da Nazareth, confermata dal Figlio, vivificata dallo Spirito.

- E per ogni singolo uomo, si ripete quella storia, che è storia d’amore, e perciò perenne. Così è avvenuto per Maria, che la Tradizione e la fede della Chiesa che la pensano e la collocano vivente col Padre, il Figlio e lo Spirito. Vestita di sole e di luce, pronta a generare la vita, dona se stessa a Dio e agli uomini. Icona dell’umanità che accoglie, custodisce, cura, alimenta e rende bella la vita. Contemplata nella sua grazia, e riproposta come amica fedele di Dio, è speranza per l’uomo che attende ed è in cammino tra stenti e disagi.

- Oggi si intona il Canto che loda Dio per quanto ha compiuto, per quanta armonia ha evocato e realizzato nell’uomo, passando dai giorni creativi primordiali, per i tempi della presenza tra gli uomini, fino all’attesa di essere tutto in tutti. E gli uomini intanto, destinatari del dono della vita, sono fatti per custodirla e donarla nel tempo. Sono invitati a mettersi in viaggio per stimare ed amare ogni vita, e condividerne le note: la pace, la gioia, l’amore, al di là di minacce di guerre e di morte.