- Un uomo crea un archetipo, una vigna, e si fa ideatore ed artefice di un progetto di vita e d’amore, e si presenta come il diletto Amante: che dissoda, scava e pianta, sgombra e circonda, costruisce un habitat di vita: è la parabola del Dio creatore che, amante previdente, salva e rinnova.
- Prepara il terreno, vive nella sua vigna costruita e fatta bella per accogliere e donare gioia, qui sperimenta ebbrezza di vita e d’amore entro anfratti, nella torre, tra tralci e grappoli di vite. E poi va, oltre la siepe. Tracciando itinerari di autentica vita.
- I primi contadini affittuari godono di ogni sapore, progettando di adagiarsi e per sempre sistemarsi, disdegnando ogni precaria tenda di itineranti percorsi e senza mete sicure. Laddove forse vive l’uomo-amante-Signore.
- Fuori, emergono slanci di giustizia, di fedeltà a patti sanciti; maturano soffi di parole coerenti e leali, intrise di umanità e cariche di universali aneliti di riscatti. Mentre ogni uomo spera e tende a comuni fruizioni di frutti di vita e di salvezza.
- Da dentro, tra sicurezze presunte ed arroganti primogeniture, s’affastellano pretestuosi domini, gelosie, invidie, calunnie, vendette tradotte in progetti di morte. Fino a rompere ogni indugio, anche dinanzi a volontà e proposte di giustizia e di amore: e il Figlio dell’uomo viene ucciso, fuori della vigna. Per non contaminare la vigna e preservarla da formale e rituale impurità.
- Ma quelli di dentro si macchiano di grave colpa, segno di malvagità e di misero animo: ciechi perché non vedono oltre la siepe: gretti, con cuori offuscati e gonfi di perenni egoismi; aspiranti a privilegi presunti; gelosi per ogni sospiro divino verso terre ed approdi lontani; iniqui contestatori di salvifici progetti divini. E si accingono a costruzioni di sontuose vigne di poteri e domini, con nuovi progetti e nuove pietre edificatorie. Così, nel segno; allora; oggi…
- Ma ogni progetto è ribaltato: distrutta la siepe, recuperata la solida pietra d’origine, si dilata la vigna, s’impreziosisce ogni grappolo, viene invitato ogni uomo, da fuori, per sperimentare vita, gratuità d’amore, generosità di doni. Nasce la Vigna del Figlio, la vigna di Tutti, ove ogni razza, cultura e pensiero trova spazi e gioia di vivere. Nello Spirito, con il Figlio e il Padre.